Lunedi pomeriggio ci siamo presi del tempo dall’ospedale per dedicarlo a Eriki, Steve, Tumaini, Dainesi e David  i cinque bambini più grandi dell’orfanotrofio che nei giorni successivi sarebbero tornati a scuola.

Con le altre volontarie abbiamo preparato il patio della casa con  pennelli, pitture e “carta da disegno” ossia dei ritagli di  scatoloni che abbiamo rimediato in sala operatoria dove i tedeschi appena arrivati sistemavano l’armeria.   

Siamo andati a prendere i bambini in orfanotrofio chiamando WATOTO WA SHULE (i bimbi che vanno a scuola) e li abbiamo visti correre tutti orgogliosi: quando sono arrivati a casa hanno trovato alcuni di noi già dediti alla pittura e si sono precipitati sulle tempere felici!

All’inizio eravamo stupiti dell’ordine che regnava: ognuno usava il proprio pennello ed era  impegnato nel disegnare un autobus giallo o un quaderno blu (che entro breve hanno iniziato a scopiazzarsi a vicenda). C’è stata poi la scoperta dei colori primari e secondari: quando abbiamo mostrato loro che dal rosso e il blu si ottiene il viola sembrava avessimo fatto una magia e in breve tutti i piattini dei colori (e i disegni) sono diventati viola!

In poco tempo si sono sbizzarriti e dai pennelli si è passati alle dita: le manate erano su tutti i cartelloni e sono arrivate fino alla porta del bagno!

Infatti quando ne avevano avuto abbastanza è stato sorprendente vedere come, senza che nessuno lo richiedesse, siano andati tutti in bagno per lavarsi non solo le mani ma anche i piattini e pennelli che avevamo usato: tutto a modo loro ovviamente (un piatto era lindo sopra e coperto di colori sotto!).

Con le mani (i capelli e i vestiti!) imbrattati di colore siamo andati tutti insieme al mercato di Nkoaranga (appena fuori il cancello dell’ospedale: una passeggiata di due minuti che ai bambini è sembrata un’avventura!) per comprare biscotti e banane e concederci una merenda speciale.

Scaldati dal sole ce ne siamo stati una mezzoretta seduti in circolo sul prato a mangiare (c’era anche chi si metteva da parte i biscotti per la sera cercando di nasconderli nelle tasche) e giocare.

Per noi è stato un pomeriggio di svago completo dall’ospedale, per loro una giornata indimenticabile e tutto con qualche pennello e con la semplice voglia di divertirsi insieme!